Guardiamola in faccia: I mille volti della violenza di genere
Synopsis
Questo testo nasce dal progetto Guardiamola in faccia: i mille volti della violenza di genere e dai lavori presentati all’omonimo convegno svoltosi presso l’Università degli Studi di Urbino il 23 e 24 ottobre 2019.
Coerentemente con gli sviluppi degli studi degli ultimi anni, il volume offre una molteplicità di sguardi al fine di cogliere la violenza di genere in tutte le sue declinazioni, individuare la complessità dei contesti in cui si radica, immaginare azioni efficaci di prevenzione e contrasto. Il testo è organizzato in quattro sezioni. La prima presenta lavori, più accademici, che affrontano la storia e l’antropologia della violenza, e le sue rappresentazioni mediali. Nella seconda trovano spazio contributi che illustrano con dati aggiornati la fenomenologia della violenza in Italia e ne svelano le forme implicite in linguaggi e produzioni culturali. La terza raccoglie i contributi di attiviste e attivisti, di operatrici e operatori che quotidianamente animano, nei territori o in contesto accademico, iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. La quarta presenta lavori di ricercatrici e studentesse che stanno dedicando le fasi iniziali dei loro percorsi di indagine a vari aspetti della violenza di genere: dalle sue caratteristiche nei processi migratori alle sue manifestazioni in contesti collettivi che a parole la combattono fino alle sue forme introiettate che provocano disturbi alimentari, in un dialogo tra contributi di taglio accademico, lavori artistici visuali e forme (auto)narrative.
La scelta di mettere a confronto approcci, sguardi ed esperienze diverse ha permesso di costruire un testo articolato e sfaccettato che da un lato svela i mille volti della violenza, dall’altro restituisce la ricchezza delle riflessioni in merito. D’altronde, per affrontare un fenomeno come la violenza di genere che, per sua stessa natura, eccede le singole prospettive, è necessario superare le suddivisioni disciplinari. In questo senso, il volume vuole essere anche una proposta operativa, un esempio concreto di come sia possibile - e urgente - aprire un confronto e un dialogo, non solo tra autrici e autori, ma anche con lettrici e lettori, a partire da una messa in discussione delle proprie certezze precostituite e idee preconcette: un dialogo tra le parzialità ineludibili dei singoli sforzi analitici e operativi che permetta di individuare punti di contatto, feconde ibridazioni, efficaci sinergie.