Informazioni
OBIETTIVI SPECIFICI
Con il termine “noir” si identificano i generi letterari, cinematografici e televisivi che ruotano intorno alla rappresentazione del crimine.
La ricerca sul noir da noi proposta si riallaccia alle attività quasi ventennali di Urbinoir e prosegue idealmente la collana “Urbinoir Studi” (Aras Edizioni, Fano) che vede il suo ultimo volume pubblicato nel 2024 (20 volumi complessivamente).
La tematica è rilevante sia dal punto di vista dello studio e ridefinizione dei generi nell’epoca dei new media, sia a livello interdisciplinare (in quanto coinvolge diverse aree scientifiche, dall’economia alla fisica, dall’informatica alle scienze forensi). La nostra sarà una riflessione metodologica sulle concettualizzazioni e trasformazioni del noir nel corso del tempo, attraverso le varie discipline e nei suoi rapporti con le scienze, per meglio mettere a fuoco e problematizzare il significato del noir nella società attuale e il suo ciclico ripresentarsi in momenti di crisi.
È nostra intenzione studiare, inoltre, il senso di transitorietà che il noir (come modalità stilistica, come moda e come genere) contribuisce oggi a costruire a livello sociale, inglobando esperienze vissute e condivise legate all’ansia, alla decadenza, alla natura sistemica della violenza e al crescente senso di incertezza riguardo al futuro (sul piano sociale, politico, giuridico, ambientale).
La collana si pone come un osservatorio dinamico sul nostro presente, un’epoca che ci invita con forza a una riflessione sociale e culturale sui modelli educativi e formativi e sulle capacità critiche della cittadinanza e del fandom, che nella confusione mediatica hanno più che mai bisogno di ritrovare nell’Accademia dei punti di riferimento autorevoli.
Rilevanza scientifica: La collana è l’unica in Italia che rifletta e si interroghi in modo scientifico su un fenomeno culturale di vasta portata e di forte impatto sociale come è il noir, legato da un lato alla realtà dell’indagine di laboratorio e criminologica e dall’altro a tutta l’area della rappresentazione (i media, antichi e moderni). Siamo inoltre collegati con istituzioni esterne (il festival GialloGarda, Pescara in Giallo, l’Accademia Italiana di Scienze Forensi, il festival SalernoNoir…).
Motivazione: Mediante il rafforzamento della consapevolezza delle differenze tra informazione, comunicazione e rappresentazione, e l’analisi dei loro diversi linguaggi, intendiamo portare avanti una ricerca condivisa tra più diverse aree disciplinari. Tutti i docenti che aderiscono al progetto hanno una comprovata professionalità nell’area in oggetto.
La collana permetterà un’interazione ottimale sia a livello istituzionale (es. tra Accademia e Territorio), sia a livello interpersonale (tra studenti, docenti, lettori, scrittori, traduttori, operatori turistico-culturali) concorrendo all’organizzazione degli eventi di Urbinoir (convegno, presentazioni di libri, ecc.) che gode di grande visibilità e ha un’ampia ricaduta sul territorio.
STORIA DELLA COLLANA
La collana Urbinoir Studi era nata nel 2013, quindi 12 anni fa, come strumento di comunicazione e condivisione del progetto Urbinoir, che riunisce studiosi e scrittori intorno a tematiche letterarie e culturali legate al noir e alla “crime fiction”, con il proposito di alternare volumi i cui contenuti siano direttamente correlati a Urbinoir (monografie, riflessioni critiche collettanee, interviste, atti di convegni) con temi che si muovano comunque in territori di confine.
La storia di Urbinoir era iniziata a Pesaro Studi, sede distaccata della Facoltà di Lingue dell’Università di Urbino, dove per tre anni consecutivi un gruppo di docenti aveva organizzato, alle soglie dell’estate, una Giornata di Studi dedicata a Sherlock Holmes: la prima si intitolava Sherlock Holmes tra Oriente e Occidente (2005); la seconda Sherlock Holmes nel Paese dei Media (2006); la terza I Mille e Uno Sherlock Holmes (2007). La storia è poi proseguita spostandosi da Pesaro a Urbino, e dal periodo estivo alle brume dell’autunno e alle prime avvisaglie dell’inverno, con Season’s Greetings con delitto: Urbino in giallo (8 dicembre 2008) e poi, l’anno successivo, con Neronatal (17 dicembre 2009). Ma è il 2010 che sancisce definitivamente la nascita del gruppo Urbinoir (2 dicembre 2010), un manipolo di studiosi che si danno l’obiettivo di indagare il genere noir –e i generi “cugini” legati all’indagine e al crimine– in tutte le sue declinazioni. Da allora il gruppo è cresciuto nel numero dei componenti e nelle iniziative e si identifica ora nel sito internet https://urbinoir.uniurb.it/
I primi 20 volumi della collana “Urbinoir Studi”, pubblicati da Aras Edizioni, sono i seguenti:
- Il detective, il lettore e lo scrittore. L’evoluzione del giallo metafisico in Poe, Borges e Auster, di Giovanni Darconza, (2013).
- Dietro le quinte del noir. Gli addetti ai lavori si raccontano, a cura di Alessandra Calanchi (2014).
- Il sottosuolo e l’immaginario, a cura di Ivo Klaver (2015).
- Non solo Nero Wolfe: Misteri in cucina e cuochi del mistero negli USA tra Depressione e Guerra Fredda, di Francesca Secci, con introduzione di Alessandra Calanchi (2015).
- Sherlock on air. Conan Doyle nelle serie tv Elementary e Sherlock, di Adele Guerra (2015).
- Oltre il “Sacro Canone”: variazioni apocrife su Sherlock Holmes, di Luca Sartori (2016).
- Chlorophyll Killer. Pozioni, veleni, narcotici tra letteratura noir e scienza, a cura di Ivo Klaver e Giuseppe Puntarello (2016).
- His Everlasting Bow: Italian Studies in Sherlock Holmes, a cura di Alessandra Calanchi e Stephen Knight (2016).
- Noir 2.0. Il lato oscuro di Internet, a cura di Gian Italo Bischi e Jan Marten Ivo Klaver (2017).
- Trilli diabolici e nature morte: crime for art’s sake, a cura di Michele Bartolucci, Alessandra Calanchi e Marco Rocchi (2017).
- Crimini e scrittura. La perizia grafica negli Stati Uniti, a cura di Sergio Agostinis e Beatrice Catenacci (2018).
- Sembrava un incidente. Staging sulla scena del crimine, di Cristina Brondoni (2018).
- I labirinti della mente. Tra criminal profiling e thriller psicologico, a cura di Maurizio Ascari e Alessandra Calanchi (2018).
- Noir come l’inchiostro. True Crime e Fake News sulla pagina e sullo schermo, a cura di Alessandra Calanchi e Tiziano Mancini (2019).
- 15 Il mostro di Roma. Delitto, devianza e reazione sociale nell’Italia del Ventennio, di Luca Marrone (2020).
- Non ricordo. Amnesie, vuoti di memoria, rimozione nella letteratura e nel cinema noir, a cura di Alessandra Calanchi e Roberto Mario Danese (2020).
- Quando il testimone è l’assistente vocale (e altri studi), a cura di Michele Bartolucci, Maria Messina e Giuseppe Puntarello (2021).
- Transmedial Noir. Incroci di generi, nazioni e media, a cura di Alessandra Calanchi, Tiziano Mancini e Roberto Salvucci (2022).
- Donne in noir. Protagoniste della crime fiction contro la violenza e la discriminazione, a cura di Alessandra Calanchi e Maria Messina (2023).
- ECOnoir. La sostenibile chiarezza della crime fiction, a cura di Gian Italo Bischi e Alessandra Calanchi (2024).
Chi fosse interessato, può trovarli al link: https://www.arasedizioni.com/categoria-prodotto/aras/universitariasaggistica/lett-crit/urbi-noir-studi/
Dopo questi volumi, la ricerca sul noir da noi proposta continua riallacciandosi alle rilevanti tematiche dello studio e ridefinizione dei generi nell’epoca dei new media a livello interdisciplinare (in quanto coinvolge diverse aree scientifiche, dall’economia alla fisica, dall’informatica alle scienze forensi) mediante una riflessione metodologica sulle concettualizzazioni e trasformazioni del noir nel corso del tempo, attraverso le varie discipline e nei suoi rapporti con le scienze, per meglio mettere a fuoco e problematizzare il significato del noir nella società attuale e il suo ciclico ripresentarsi in momenti di crisi.
È nostra intenzione studiare, inoltre, il senso di transitorietà che il noir (come modalità stilistica, come moda e come genere) contribuisce oggi a costruire a livello sociale, inglobando esperienze vissute e condivise legate all’ansia, alla decadenza, alla natura sistemica della violenza e al crescente senso di incertezza riguardo al futuro (sul piano sociale, politico, giuridico, ambientale).
La collana si pone quindi come un osservatorio dinamico sul nostro presente, un’epoca che ci invita con forza a una riflessione sociale e culturale sui modelli educativi e formativi e sulle capacità critiche della cittadinanza e del fandom, che nella confusione mediatica hanno più che mai bisogno di ritrovare nell’Accademia dei punti di riferimento autorevoli.
Mediante il rafforzamento della consapevolezza delle differenze tra informazione, comunicazione e rappresentazione, e l’analisi dei loro diversi linguaggi, intendiamo portare avanti una ricerca condivisa tra più diverse aree disciplinari. La collana permette inoltre un’interazione sia a livello istituzionale (ad esempio tra Accademia e Territorio), sia a livello interpersonale (tra studenti, docenti, lettori, scrittori, traduttori, operatori turistico-culturali) concorrendo all’organizzazione degli eventi di Urbinoir (convegno, presentazioni di libri, ecc.) che gode di grande visibilità e ha un’ampia ricaduta sul territorio.
La collana, che vanta un’evidente longevità e che è caratterizzata da un approccio multidisciplinare, è l’unica in Italia che rifletta e si interroghi in modo scientifico su un fenomeno culturale di vasta portata e di forte impatto sociale come è il noir, legato da un lato alla realtà dell’indagine di laboratorio e criminologica e dall’altro a tutta l’area della rappresentazione (i media, antichi e moderni). Siamo inoltre collegati con istituzioni esterne, come il festival GialloGarda, Pescara in Giallo, il festival SalerNoir.
POLITICHE EDITORIALI
Processo di revisione
La collana adotta un processo di Doppio referaggio anonimo cieco.
Norme relative all’Open Access
Questa collana fornisce accesso aperto ai suoi contenuti, pubblicati sotto Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC-BY) salvo altre indicazioni
